Descrizione
Altri lavori di ristrutturazione furono effettuati nel 1781. Le sue origini sono legate ad una leggenda del XV secolo, secondo la quale ad una pastorella che conduceva il proprio gregge apparve una signora dalle fattezze celestiali. Diffusasi in paese la notizia, il popolo si recò sul luogo dell'apparizione e scoprì un antro e poi una cripta. Nella cripta vi era un altare con una nicchia contenente l'immagine della Madonna con l'iscrizione greco-latina Virgo Manna Coeli. Nei pressi della cripta venne innalzata la chiesa. La facciata, dalle semplici linee architettoniche, si compone di portale d'ingresso e finestra centrale e termina con un timpano spezzato. L'interno è a croce greca con una complessa volta in muratura. La zona absidale, nella cui parete si apre una grande arcata, accoglie l'altare maggiore di fattura settecentesca sul quale è presente l'altorilievo in cartapesta raffigurante la pastorella che indica al parroco la Beata Vergine di Coelimanna. A sinistra dell'altare è presente un pulpito ligneo mentre sopra la zona d'ingresso si eleva la cantoria. Un gruppo statuario riproduce